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Il Testamento (con testo) | Fabrizio de André

Il testamento è una canzone scritta da Fabrizio De André. Fu pubblicata come singolo, la prima volta nel 1963, con l'arrangiamento musicale di Gian Piero Boneschi, come lato A, nel 45 giri Il testamento/La ballata del Miché. Il testo è ironico, l'autore scherza sulla morte e mette a nudo alcune ipocrisie. Un uomo immagina di lasciare in testamento, in punto di morte, a ciascuno degli artefici del girotondo intorno al letto di un moribondo, quello che si merita. Gli ereditieri sono una vecchia contessa a cui non vede l'ora di apparire in sogno per rivelarle dei numeri del lotto sbagliati, e i protettori delle battone, a cui lascia il compito di informare la popolazione sulla rendita settimanale di una prostituta. In seguito il defunto fa gli auguri all'eventuale futuro marito di Bianca Maria, una donna dai facili costumi: con tanti auguri per chi ci è caduto di conservarsi felice e cornuto. Poi premia il becchino che lo seppellirà, il cui lavoro è spesso considerato poco nobile, con una vanga d'oro, e infine alla donna che lo ama lascia i migliori versi. «se dalla carne mia già corrosa dove il mio cuore ha battuto un tempo dovesse nascere un giorno una rosa la do alla donna che mi offrì il suo pianto per ogni palpito del suo cuore le rendo un petalo rosso d’amore» l'ultimo personaggio è la donna che fu più contesa ma che non si dava a tutti ed ora, rimasta sola, vive di rimpianti. Nella strofa finale c'è una riflessione che lascia in testamento ai suoi vecchi compagni, che rimangono ancora in vita: «cari fratelli dell’altra sponda cantammo in coro già sulla terra amammo in cento l’identica donna partimmo in mille per la stessa guerra questo ricordo non vi consoli quando si muore si muore soli» L'argomento era stato riproposto dal cantautore francese Georges Brassens che nel 1955 aveva musicato alcuni versi del testo quattrocentesco di François Villon Le testament (1461). Nel 1961 Jacques Brel aveva inciso Le moribond, De André prende diversi spunti dal testo dell'autore belga. Singolo del 1968 Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers/Il testamento Artista: Fabrizio De André Tipo album: Singolo Pubblicazione: 1968 Genere: Chanson Etichetta: Bluebell BB 3193 Fabrizio De André - cronologia Singolo precedente La canzone di Barbara/Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers (1968)Singolo successivo La canzone di Marinella/Amore che vieni, amore che vai (1968) Il brano fu riproposto nel 1968, in un nuovo 45 giri insieme a Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers, in nuova versione rispetto alla precedente del 1963;[1] questa registrazione fu poi inclusa nell'album Volume III. Fonte: Wikipedia #iltestamento #fabriziodeandre #faber

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